Mi è stato chiesto perchè uso in preferenza gli smalti.
L'uso degli smalti nelle mie opere è una scelta consapevole, che nasce dalla volontà di non fare compromessi con la materia. Gli smalti, per me, sono un linguaggio puro, che non ammette sfumature o mezze misure. Ogni pennellata che applico o getto che eseguo sulla tela è una dichiarazione netta, un'affermazione di presenza e di intensità. Non c'è spazio per l'indecisione; lo smalto non permette di tornare indietro, ogni gesto diventa definitivo. In questo senso, è l'ideale per i lavori che richiedono una tensione interiore, che voglio trasmettere senza mediazioni.
Quando dipingo, lo faccio con un trasporto che va oltre l'atto tecnico. Ogni singola opera nasce da un impulso profondo, spesso un richiamo alla riflessione filosofica e esoterica che pervade il mio essere. Per me, creare arte non è solo un atto estetico, ma un viaggio interiore, una ricerca di significato. Ogni colore, ogni forma, ogni linea che traccia la mia mano è una risposta a domande più grandi, che risuonano nell’universo come eco di un mistero che cerco di cogliere e di esprimere.
Soprattutto, credo che il mio modo di dipingere non sia solo una tecnica, ma una filosofia di come voglio creare iul mio divenire nell’arte. Ogni opera è il risultato di un dialogo silenzioso con me stesso, con l’energia che mi circonda, e con quel mondo invisibile che ci collega tutti. L’esoterismo e la filosofia sono il fondamento che dà profondità alla superficie della tela.