Libricini da collezione su carta pregiata hahnemuhle, stampata a mano con caratteri mobili in piombo, realizzate dall'editore Alberto Casiraghy.

Edizioni Pulcinoelefante 

Piatto in argilla Raku. Durante l'estrazione dal secondo forno Raku si sono formate delle crepe: sono state consolidate con lacca Black Roiro Urushi mischiata a polvere di legno di bambù. Rifinitura con lacca Neri Bengara Urushi e polvere d'oro giallo e rosso kt.24 in grana media.   Come riparo con il Kintsugi.

Ti confido una mia riflessione su cosa significhi essere 'patafisico oggi. La 'patafisica, quella che Alfred Jarry definì come "la scienza delle soluzioni immaginarie", per me si trova proprio al crocevia tra il gioco intellettuale, la provocazione e una visione ironica e surreale della realtà. Essere 'patafisico oggi significa adottare un atteggiamento che sfida il rigido razionalismo e la seriosità delle istituzioni, dando invece spazio alla creatività, al paradosso e all’immaginazione. Click qui per continuare a leggere

Evasione

Edizione n.9999 - Copie 24 - Ottobre 2018 stampato ad Osnago (LC) - Contiene una lima a sezione triangolare in acciaio per ferro.

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Il libricino-opera è una celebrazione patafisica del concetto di evasione, combinando materia, parola e arte in un oggetto poetico. Al centro vi è una lima di ferro vera, simbolo di liberazione sia fisica che mentale. Questo strumento materiale rappresenta la capacità umana di superare i vincoli, concreti o immaginari, attraverso un atto creativo e deliberato. La frase che accompagna l’opera, *“Uno spirito libero sa bene come evadere dalla realtà”*, esprime una filosofia dell’assurdo, dove l’evasione non è semplice fuga ma un modo per reinventare il mondo. La lima, umile e tangibile, diventa così un ponte tra l’atto pratico di “limare” e l’anelito metafisico verso la libertà.
La copertina, con il suo minimalismo grafico e il titolo *Evasione*, introduce il lettore in una dimensione meta-razionale, dove la realtà si rivela solo una tra le tante possibilità. Questo gesto creativo trasforma un’azione ordinaria in un atto straordinario, unendo pesantezza materica e leggerezza poetica.
L’opera incarna il pensiero patafisico, che celebra l’assurdo e le soluzioni immaginarie ai problemi inesistenti. La lima simboleggia la rottura delle barriere, materiali o mentali, e diventa una dichiarazione di autonomia assoluta contro le regole imposte. Per il patafisico, la libertà è uno stato di continua trasformazione, un costante reinventarsi.
Questo gioco artistico-irriverente sfida il determinismo, sottolineando che la libertà non è solo fisica ma un modo di pensare e ridefinire i confini della realtà stessa.